Ricostruzione unghie: con gel , con tip o con cartina ?
Con il termine ricostruzione unghie si vuole intendere tutta una serie di tecniche grazie alle quali è possibile realizzare una manicure particolarmente complessa che prevede l’allungamento delle unghie naturali.
Per farlo, ovviamente, si ha la necessità di utilizzare opportuni strumenti e materiali studiati appositamente per rendere possibile questo allungamento, e che si differenziano a seconda del metodo di ricostruzione utilizzato.
I metodi esistenti, infatti, sono molti ed è opportuno conoscerli bene tutti per poter decidere a quale di questi ricorrere per la propria manicure. Di seguito è riportata la descrizione dei tre metodi più conosciuti, vale a dire la ricostruzione unghie con tip, quella con cartina e quella con smalto semipermanente, e per ognuno di essi sono stati messi in evidenza vantaggi e svantaggi.
Ricostruzione unghie con tip
La ricostruzione unghie con tip è sicuramente, tra tutti, il metodo più conosciuto ed utilizzato. Esso consiste, nello specifico, nell’attaccare sulle unghie naturali le cosiddette tip, ossia delle unghie in plastica da modellare opportunamente a seconda dei gusti e delle preferenze di lunghezza. Le tip sono generalmente di plastica bianca, e sono disponibili in commercio all’interno di confezioni contenenti diverse misure. Ogni unghia, infatti, dovrà essere ricostruita utilizzando una tip che si adatti perfettamente alla sua larghezza, in modo da ottenere un effetto estremamente naturale. Una volta scelte le tip per ogni unghia, si procede ad incollarle con una colla specifica e a limarle nella lunghezza desiderata. Fatto questo, si prosegue con la stesura dei diversi strati dei prodotti in gel per unghie da usare per la ricostruzione, che dovranno, ovviamente, essere polimerizzati all’interno della lampada uv ( consulta la nostra lista di lampade uv ).
Questa tecnica di ricostruzione unghie è la più apprezzata in quanto, rispetto alle altre possibili, è quella che garantisce una durata maggiore, che può arrivare addirittura fino ad oltre trenta giorni. D’altro canto, però, presenta il sostanziale svantaggio di dover incollare le tip sulle unghie naturali con una colla piuttosto forte: ciò, nello specifico, indebolisce il letto ungueale che, a lungo andare, si assottiglia in maniera considerevole, e non consente all’unghia di traspirare.
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Ricostruzione unghie con cartina
Un altro metodo di ricostruzione unghie piuttosto apprezzato è quello con cartina. Quest’ultima, in particolare, è una carta adesiva millimetrata che viene applicata sotto il margine libero dell’unghia e che, in questo modo, ne va a realizzare una sorta di prolungamento, che dovrà, ovviamente, essere limato fino ad ottenere la lunghezza voluta. In questa fase è importante assicurarsi che le cartine aderiscano bene e, soprattutto, che non rimanga nessuno spazio tra queste e le unghie. Eseguito questo passaggio, si prosegue, poi, alla stesura del gel costruttore da polimerizzare in lampada. Una volta che questo si sarà indurito, la cartina potrà essere rimossa e le fasi successive della ricostruzione verranno eseguite su questo primo strato di gel.
Questo metodo, quindi, è senza dubbio meno aggressivo rispetto al precedente, ma, di contro, è decisamente più difficile da eseguire e garantisce una durata in ogni caso minore di quella che si avrebbe con la ricostruzione con tip.
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Ricostruzione unghie con smalto semipermanente
L’utilizzo dello smalto semipermanente è, per alcuni versi, preferibile rispetto alle tecniche precedentemente descritte. Ciò perché questo tipo di smalto, pur essendo comunque un prodotto chimico, è decisamente meno aggressivo sull’unghia. Esistono, poi, alcuni smalti semipermanenti di ultima generazione che includono all’interno della propria formulazione alcune sostanze benefiche per le unghie che, quindi, invece di rovinarle contribuiscono a rafforzarle.
Lo svantaggio dell’uso di questo prodotto è, sostanzialmente, costituito dal fatto che esso non costituisce propriamente un metodo di ricostruzione: lo smalto semipermanente, infatti, va applicato sull’unghia naturale che, quindi, non viene allungata in alcun modo. Un altro elemento negativo è sicuramente la durata: lo smalto semipermanente, infatti, non resiste per più di due settimane e, quindi, anche da un punto di vista economico, pur costando meno rispetto alle due tecniche citate prima, richiede almeno un paio di applicazioni al mese.
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La ricostruzione unghie è una tecnica di manicure che ha avuto, fino ad oggi, un grosso successo e che riscuote ancora grandi consensi. L’effetto è sicuramente molto bello da un punto di vista estetico: le mani, infatti, sono sempre curate e perfette e le eventuali decorazioni sulle unghie ( guarda i video sulla decorazione unghie) le rendono decisamente gradevoli da vedere.
La scelta del metodo a cui si vuole ricorrere, infine, spetta solo a voi: valutate le diverse alternative tenendo conto delle vostre esigenze e scegliete quella che più vi convince!